Regia: Irvin Rapper
Cast: Bette Davis, Claude Rains, Paul Henreid, Gladys Cooper.
Sostenuto da un'impeccabile logica nell'analisi della perdita di se, si tinge nel sottofondo di una nostalgia clautrofobica agghiacciante. Gladys Cooper è l'immensa coprotagonista di questo dramma, è una madre matriarca che odia la figlia (Bette Davis) ed è, a suo modo, vittima di un conformismo regolarizzato che la farà sua fino alla morte. Bette Davis è l'assoluta protagonista, figlia nevrotica e bipolare alle prese con un irrefrenabile desiderio di libertà e mutamento.
Il film è un "classico melò d'altri tempi, ma nasconde un senso di trasgressiva freschezza che è ben lontano dalla produzione americana padroneggiata dalle major. Rapper infatti affronta temi come l'emancipazione femminile, la salute psichica e l'adulterio in un momento storico in cui il divorzio non era ancora stato approvato dalla legge. Tutto giocato sul netto cambiamento della Davis, che dimostra ancora una volta (e siamo solo nel 1942) che l'attrice può e deve essere superiore a tutto; film compreso.
Voto: 9
Il film ottenne un discreto successo di critica e pubblico e vinse l'oscar per la colonna sonora, composta da Max Steiner.
"Oh, Jerry, non andiamo a chiedere la luna. Abbiamo le stelle."
"Oh, Jerry, don't let's ask for the moon. We have the stars."
Frase scelta da 1500 addetti ai lavori dell'American Film Institute come la numero 46 tra le 100 migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi tratte da film di produzione USA
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