Nell' America degli anni 60/ 70 vengono scritte nuove pagine di cinema. Si teorizza e si rivendica l'urgenza di usare nuovi linguaggi cinematografici per descrivere la complessità della vita moderna.
Da questa nuova (quasi) consapevolezza salta fuori, fra i tanti, Paul Morrissey, che con l'aiuto dell'amico Andy Warhol trasforma i tabù di una società sonnolenta in esplicativi e paradossali manifesti contro l'arretratezza culturale.
Flesh, Trash e Heat possiedono quella semplice naturalezza tipica del vero cinema indipendente, esperimenti anarchici che strizzano l'occhio al voyerismo più dissoluto, ma che però non rinunciano ad una attentissima e straordinaria bellezza esteriore.
Flesh (1968)
Regia: Paul Morrissey.
Cast: Joe Dallesandro, Geraldine Smith, Barry Brown, Candy Darling.
Era il 1968 quando nei cinema di New York City comparve per la prima volta il volto e il corpo di Joe Dallesandro. Nacque uno dei primi sex simbol maschili della storia.
Voto: 8
Trash - I rifiuti di New York (1970)
Regia: Paul Morrissey.
Cast: Joe Dallesandro, Holly Woodlawn, Jane Forth.
Il più famoso e forse il più introverso capitolo della trilogia.
E' il degrado di una società profondamente contorta. Sesso, droga e una prostituta d'eccezione: Joe...
Voto:8
Heat - Calore (1972)
Regia: Paul Morrissey.
Cast: Joe Dallesandro, Sylvia Miles, Andrea Feldman, Pat Ast.
Morrissey rifà Viale del tramonto, Joe Dallesandro è la sua musa.
Semplicemente settanta.
Voto:8
Troppo interesantima, specialmente Flesh, e la presentazione di Little joe lo facce di piú ;), mi ha fatto ricordare una canzone di Lou Reed dove si menziona.
RispondiEliminaeh va beh......non conoscevo nulla di tutto questo!
RispondiEliminama ti seguo anche per questo...
per scoprire cose che non so!
:)